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Unknown
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riflessioni
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Posted on 12:45
Mi piacerebbe tanto potermi dire
"ma stai tranquillo, non è niente, è solo vita che entra dentro. E' il fuoco che ti brucia il sangue, quella è l'anima".
La realtà è che più concretamente non mi piace il mondo. O forse a lui non piaccio io.
E questa è purtroppo l'unica storia. Questa è la storia di un male di vivere che mi porto dentro da un tempo ormai lunghissimo. Un male di vivere che, se già la tua dipartita non avesse già scavato dentro abbastanza, si va a sommare a tutto il resto e rende l'aria di casa irrespirabile.
Schiavo dei miei sguardi e delle mie supposizioni. Sospettoso di tutto.
Mi ha rubato un sogno. E' stato doppiogiochista, è stato un approfittatore, mi ha rubato contatti, simpatie (chiamarle amicizie mi sembra decisamente troppo, viste alcune persone di m***a a cui non auguro davvero nessun bene nella vita), esperienze. E se l'è prese lui.
Salvo fare poi gli occhi dolci o chiedere, com'è capitato anche di recente..se c'era qualcosa che si poteva fare per migliorare le cose. Un minimo di dignità e di coerenza, suvvia.
Sono io l'unico che può far qualcosa per migliorare le cose. Però ho paura della rabbia dell'oceano, perché nell'oceano c'è sempre il rischio concreto che si venga portati alla deriva. O che ci si vada volutamente.
Ciao, mamma.
(e scusami, tu)