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Quel bacio.

Stamattina sono passato dalla scuola, dalla scuola in cui tutto parla di te.
E pochi secondi prima di andarmene il tuo Enea, il tuo 5° figlio "acquisito", quello che stravedeva per te, quello che quando ti accompagnavo a scuola ti saltava subito in braccio e a me non mi "calcolava" neanche, beh, Enea stamattina mi ha dato un bacio. E oltre al bacio per me ci sono stati minuti di brividi, quasi mi dovessi sentire fuori posto, perché proprio a me? In fondo mi conosce solo come "il mio bambino" come dicevi tu a lui, mamma.
Fino a 5minuti fa pensavo fosse stata Sonia a mandarlo verso di me per salutarmi e per darmi il bacio, ma lei mi ha appena detto che non l'ha fatto.
Se non è stata lei, a chi devo questo regalo?
E allora in questi giorni in cui sto gettando la maschera e mi sto ritrovando solo e vuoto, mi aggrappo al pensiero/speranza che Enea sia stato guidato da te a correre verso di me e a darmi quel bacio sulla guancia. Che quel bacio sia un TUO bacio.
Se così è, io da quella scuola voglio passarci ogni giorno, fino alla fine dei miei giorni, nella speranza che uno dei tuoi bimbi (perché sono tutti tuoi) vorranno sempre regalarmi i baci che tu, mamma, non puoi più regalarmi.

Ciao, mamma.

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