Twitter
RSS

Salita.

E' come scalare una montagna. Ma qui il problema è che alla cima non si sa quando ci si arriverà. E vedere i tuoi occhi, pensare a quello che ti è successo, sono cose che tolgono il fiato, ancora adesso, sempre di più. E allora a volte penso che dovrei evitare di guardarti, per il mio bene. Dovrei cercare di ripartire senza pensare a quello che è stato, pensandola darwinianamente. Ma come provare anche solo a mettere da parte chi mi ha donato la vita, anche solo per 5 minuti? Pas possible.
Intanto oggi ho iniziato a studiare la morte, con attenzione, dubito servirà ma quantomeno inganno il tempo. I pomeriggi, credimi, passano con una lentezza paurosa.
C'è bisogno di allargare la famiglia, di riportare un pò di sorrisi in questa casa pervasa dal dolore e da un malcelato senso d'ingiustizia.
Come fare? Come resistere?

"Il passato ha in sé il dolore
Ma la memoria è gioia" (Miele Amaro, Tazenda)

Sarà poi vero?

Ciao, mamma.

Comments (0)