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Riempire il vuoto.

Di cosa? Non certo di poesia. Non aiuta in questo momento.
Ci vorrebbe ben altro. Ci vuole ben altro. La sensazione di correre sempre, essenzialmente per nulla, l'ossessione sempre presente di valutare tutte le situazioni alla luce di quello che è successo, la rabbia che invece di calare tende a crescere, giorno dopo giorno. Una salita che si fa sempre più aspra. E la meta, per cui ci crede, quindi in teoria anche per me, a cui aspirare. Troppo lontana per i miei gusti.
Mamma, se mi sposo ti voglio regalare presto un nipotino o una nipotina, che tu, spero, veglierai dal cielo.

Forse quello potrebbe aiutarmi a riempire il vuoto.
Ah, ieri con Verrinho, Marta, Sonia e tutti i bimbi ucraini, oltre a Matteo&Veri, siamo venuti a salutarti. Lacrime che colpiscono come giavellotti.

Ciao, mamma.

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