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Un'ora e mezza. Un anno.

Ci sarebbe tanto da dire, ma sarebbero tutte cose che direi per me stesso, per esorcizzare quella presenza, anzi, quell'assenza. E io invece voglio soffrirci, perché è giusto così, perché qualcosa dovrà pur scalfire questo marmo che ho al posto delle emozioni.

Un'ora e mezza e te ne andavi, il 30 maggio 2008.
Già un anno.
Un anno in meno.

Prima o poi arrivo, tienimi un posto, sempre che mi permettano di salire a te, sempre che io mi meriti di salire da te.

Ciao, mamma.

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